
Quando l’AI capisce la pelle
In che modo la moderna elaborazione delle immagini, le reti neurali e il taglio digitale interagiscono e modificano radicalmente la lavorazione della pelle.
La valutazione delle pelli è stata a lungo un’attività artigianale in cui contavano soprattutto l’esperienza e la sensibilità, ma l'impiego dell'intelligenza artificiale sta ora cambiando in modo duraturo questo processo.
Nessun pellame è uguale all’altro. Cicatrici, graffi, verruche, punture d'insetto, rughe o altre irregolarità: ogni pelle ha le sue caratteristiche. Alcune sono evidenti, altre si notano solo osservandole attentamente. Per la produzione, questo significa che ogni pelle deve essere esaminata, valutata e successivamente tagliata di conseguenza. Un processo lungo e che finora ha richiesto personale esperto.
Soprattutto nei settori della lavorazione della pelle, come l’industria del mobile o dell’automobile, della moda e degli accessori, dove sono richiesti un’elevata qualità e risultati riproducibili, la situazione presenta spesso dei limiti. Il controllo manuale delle pelli, oltre a richiedere molto tempo, è anche soggetto ad errori; è inoltre relativamente standardizzato e quindi non fornisce costantemente gli stessi risultati, un aspetto, questo, particolarmente importante se si controllano centinaia di pelli al giorno. Ed è proprio qui che entra in gioco una nuova soluzione pionieristica che Zünd, insieme ai suoi partner, presenterà per la prima volta al pubblico in occasione di SIMAC.

Le reti neurali come elemento centrale
La soluzione di valutazione basata sull’AI è fondata sulle reti neurali. Ispirate al cervello umano, queste elaborano i dati grafici in un modo che sarebbe irrealizzabile con l’elaborazione automatica delle immagini o il machine learning. Anziché seguire regole rigide, le reti neurali utilizzano schemi appresi per rilevare, in modo assolutamente affidabile, anche i più piccoli difetti del pellame anche in condizioni di luce difficili o con superfici molto variabili.
La rete è stata addestrata con decine di migliaia di immagini ed ora è in grado di rilevare più di 20 diversi tipi di difetti sulle pelli conciate. Opera a livello di pixel, il che significa che anche le minime irregolarità, fino a 0,17 mm, vengono individuate in modo affidabile, senza essere eventualmente condizionati dalla forma fisica o dalla stanchezza dell'operatore. Infatti, a differenza del controllo umano, le prestazioni della nuova soluzione AI rimangono costanti, 24 ore su 24.

Il sistema basato sull’AI è stato addestrato con più errori provenienti da diverse regioni e tipi di pelle, di quanti ne possa mai aver visto un essere umano. E applica questo know-how in modo coerente, senza perdere la concentrazione o l’attenzione.
Dopo il riconoscimento, le zone interessate vengono misurate, la qualità complessiva della pelle viene valutata e le parti tagliate vengono posizionate automaticamente. Durante il posizionamento delle parti nelle zone di qualità specificate individualmente dall'utente, i difetti presenti vengono adeguatamente considerati, per assicurare il massimo sfruttamento del materiale. Alla fine segue il taglio preciso e completamente automatico.
La precisione incontra la standardizzazione
Ciò che rende unica la nuova soluzione è la sua coerenza. Mentre le valutazioni umane possono variare, il sistema fornisce costantemente la stessa qualità, indipendentemente dal turno, dalla sede o dal carico di lavoro. Questo porta a risultati standardizzati nella produzione e assicura affidabilità nella lavorazione successiva.
Questa tecnologia offre un vero vantaggio a tutti coloro che lavorano con la pelle, sia nell’industria del mobile che nel settore degli interni dei veicoli o negli accessori. Snellisce i processi, fornisce risultati più affidabili e apre nuove opportunità nella produzione. In poche parole: cambia il modo in cui la pelle viene qualificata e lavorata. E soprattutto, grazie all’intelligenza artificiale, gli scarti sono ridotti quasi a zero: le pelli vengono qualificate con tale precisione dalla soluzione basata sull’intelligenza artificiale che, nel controllo qualità prima della cucitura, è necessario scartare fino al 90% di pezzi in meno rispetto a prima.
